PEDEROBBA
Da Pederobba a Bergamo: l'imprenditrice Michela Favero regala un carico di mascherine. Squillo del telefono, dall'altra parte c'è un'amica di Bergamo, dell'imprenditrice, che sta piangendo. È disperata. Le sue lacrime, le sue paure non lasciano per niente indifferente Michela Favero, titolare della L.O.M. Ges di Pederobba. La sua azienda, ereditata dal papà scomparso anni fa, e che produce minuteria per gli scarponi da sci, ora è chiusa come molte altre. I suoi dipendenti sono a casa da qualche giorno fino a metà aprile.
DISPERATO APPELLO
«Non ci sono mascherine, non sappiamo più dove trovarle» sono state le parole dell'amica che vive e lavora a Bergamo dove più di ogni altra città sono in trincea e ogni giorno la conta delle vittime a causa del coronavirus diventa una lunga e triste lista di necrologi. «Dovevo fare qualcosa di concreto - racconta l'imprenditrice - quelle parole, la sua richiesta di aiuto non avrebbe lasciato indifferente nessuno». Anche qui trovare le mascherine è diventato un grosso problema. C'è chi si arrangia con qualche pezzo di stoffa trovato in casa, oppure mettendo davanti alla bocca un foulard o una sciarpa. Quindi, come recuperarle? A darle una mano è stata la giovane stilista, Jennyfer Di Benedetto che gestisce la Sartoria Castelmonte di Montebelluna. «Giorni fa avevo letto il suo annuncio su un social dove appunto avrebbe realizzato delle mascherine di cotone» - spiega la titolare - mi era apparso, quasi per caso, il suo post e quando l'ho contattata, era una domenica, Jennyfer si è messa subito a disposizione». Intanto all'amica bergamasca nei prossimi giorni arriveranno finalmente le mascherine. «Per il momento sono riuscita a procurare sessantaquattro mascherine - continua Favero - con Jennyfer siamo già d'accordo di realizzarne altre 200 da inviare nelle prossime settimane appena saranno pronte».
«La mia amica gestisce un piccolo negozio di alimentari - e aggiunge - è a contatto con la gente ogni giorno, è esposta quotidianamente correndo il rischio di contrarre il virus e per questo ho voluto aiutarla donandole queste mascherine sperando che la possano proteggere». Ma la generosità di Michela non si ferma e va oltre. «Provvederò anche a procurarmi delle mascherine da distribuire qui in paese dove sono oramai introvabili - sottolinea l'imprenditrice - soprattutto per gli anziani che sono più a rischio». Niente è scontato, difronte a questa emergenza, la solidarietà e i piccoli gesti delle persone regalano un po' di speranza. «Un grazie particolare va a Jennyfer - chiude Favero - grazie a lei, alla sua gentilezza e disponibilità tutto questo non sarebbe stato possibile».
Vera Manolli
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