MONTEBELLUNA Le mascherine, ormai introvabili, sono diventate un bene di lusso. C'è chi spende cifre da capogiro per acquistarle, o chi s'imbatte in qualche truffa. E c'è invece chi torna indietro nel tempo e segue le orme delle nonne, che cucivano le mascherine con ago e filo. È il caso della rinomata Sartoria Castelmonte dove l'ecostilista Jennyfer Di Benedetto, con le sue sarte, in questi giorni ha acceso le più moderne macchine da cucire per realizzare questo accessorio diventato di prima necessità per l'emergenza sanitaria. Tutti gli avanzi di tessuti tornano a vivere tra le mani di queste sarte. Stoffe e carta da forno. Questi due elementi sono alla base della mascherina e il resto lo spiega la bella stilista siciliana veneta di adozione. «Lavoriamo tutte da casa - sottolinea la 32enne - ognuna di noi ha i macchinari. Con la sartoria chiusa, assieme alle altre colleghe ci è venuta questa idea e, dopo essermi documentata bene per quanto riguarda la sicurezza soprattutto sul lato sanitario, ho realizzato una mascherina. Ho preso un foglio di carta da forno che va all'interno della mascherina tra le i due pezzi di stoffa e ovviamente due elastici ai lati». Un boom di ordinazioni in meno di 24 ore. « Si è vero », ammette la Di Benedetto. Dopo qualche ora dal lancio del prodotto sui social la mascherina prodotta dalla Sartoria Castelmonte è andata subito a ruba arrivando a quota 350 ordini. «In questo momento così buio abbiamo cercato di trovare qualcosa di positivo e di aiutare chi non riesce a trovarle - continua la stilista - le distribuiamo per la cifra simbolica di 2.50 e le consegne a domicilio sono esclusivamente gratuite. Si possono ordinare dal sito internet della sartoria oppure nella pagina Facebook. Saremo noi stesse a distribuirle, scaglionando le clienti fuori dalla sartoria oppure, gratuitamente, per chi non ha la possibilità di potersi spostare le porteremo al loro domicilio». Insomma un modo di rendere piacevole qualcosa che fino a qualche settimana fa si poteva acquistare in farmacia e che ora è diventato indispensabile per la tutela della nostra salute. «Si possono lavare una decina di volte e utilizzare il ferro da stiro ad alte temperature per sterilizzarle dopo il lavaggio».
Vera Manolli
Gazzettino di Treviso 14 Marzo 2020
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